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  • Le erbe dalla A alla Z:
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    Descrizione delle erbe che iniziano per A, conoscere le erbe aromatiche
    Acetosa


    Acetosa


    Acetosa - pianta erbacea perenne, dotata di fusto eretto, lungo circa 30cm, e di foglie sagittate, dal sapore piccante. Il periodo di fioritura e' tra maggio e agosto.
    E' impiegata soprattutto come erba aromatica; si usano le foglie basali e quelle del fusto quando non troppo dure.

    Puo' essere aggiunta alle insalate, conferendo un sapore acidulo; oppure puo' essere cotta, ma non in tegami d'acciaio, che le conferiscono un cattivo sapore metallico.

    Classificazione scientifica dell'Acetosa
    L'acetosa appartiene al genere Rumex della famiglia delle Poligonacee. Il suo nome scientifico e' Rumex.

    La pianta di acetosa ha un aspetto caratteristico con foglie verdi di forma ovale o lanceolata. Le foglie possono raggiungere una lunghezza di circa 15-20 cm e sono solitamente pelose sulla superficie inferiore. Sulla pianta possono anche svilupparsi delle infiorescenze di colore verde-giallastro. Uno dei tratti distintivi della pianta di acetosa è il suo sapore acidulo e fresco. Questo è dovuto alla presenza di acido ossalico nelle foglie, che conferisce loro un sapore simile all'agrumato.



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    Acetosella


    Acetosella


    Acetosella - pianta erbacea perenne comune nelle zone umide e nel sottobosco. Puo' essere alta da 5 a 15 cm. Dal rizoma emerge un lungo picciolo nel quale si inseriscono le tre foglioline a forma di cuore. I fiori sono formati da cinque petali dal colore bianco rosato con striature piu' o meno intense.

    L'acetosella e' un erba che possiede foglie simili a quelle del trifoglio. Ha un sapore spiccatamente acidulo. Puo' essere usata sia cruda per insaporire le insalate, che cotta insieme ad altre verdure stufate o bollite come gli spinaci. Dalle foglie di acetosella si estrae l'omonimo sale di acetosella, che viene usato in tintoria per togliere le macchie difficili

    Acetosella: caratteristiche, benefici e usi di questa pianta
    Acetosella, nota anche come ossalide, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Oxalidaceae. E' una pianta molto comune in Europa e in Nord America, dove cresce spontaneamente in prati, campi e bordi stradali.

    L'acetosella è una pianta erbacea che può raggiungere un'altezza di 20-30 cm. Ha foglie a forma di cuore, di colore verde brillante, che crescono in gruppi di tre. I fiori sono piccoli, rosa o bianchi, e crescono in gruppi di 5-10.

    Benefici: L'acetosella è ricca di vitamine A, C e K, e contiene anche sali minerali come il ferro, il calcio e il potassio. Grazie alle sue proprietà antiossidanti, l'acetosella è utile per combattere i radicali liberi e prevenire l'invecchiamento precoce. Inoltre, l'acetosella è un diuretico naturale e aiuta a combattere la ritenzione idrica.

    Usi: L'acetosella è utilizzata in cucina per insaporire insalate, zuppe e piatti a base di carne. Inoltre, può essere utilizzata per preparare tisane depurative e diuretiche.
    L'acetosella è anche utilizzata in fitoterapia per il trattamento di disturbi gastrointestinali e per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.



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    Achillea


    Achillea


    Achillea - Famiglia: Compositae. Fiori disposti in un corimbo composto; bianchi o rosso-rosa e ligulati quelli  esterni, bianco-gialli e tubulosi quelli interni. Foglie bipennato-partite.

    Descrizione della pianta di Achillea
    Pianta aromatica, molto frequente in prati poco umidi, pascoli, bordi di strade, ambienti ruderali. Il nome e' legato all'eroe greco Achille, che avrebbe scoperto le proprieta' vulnerarie di questa pianta. Note sono le sue proprieta' toniche ed antispasmodiche. Tra i principi attivi si segnalano piccole quantita' di furocumarina. Il suo succo puo' provocare infiammazioni all'epidermide.

    Si tratta di una perenne abbastanza vigorosa, che in primavera da origine a folti cespugli, alti anche 100-150cm; i fusti sono sottili, eretti, rigidi, e portano numerose grandi foglie finemente divise, di colore verde scuro, molto frastagliate. In estate, all'apice dei fusti, sbocciano numerosi piccoli fiori, riuniti in corimbi a forma di ombrello; la fioritura e' molto abbondante, e dura alcune settimane, talvolta le piante ripetono la fioritura in autunno. I fiori della specie sono bianchi o rosati, ma esistono numerose cultivar, con fiori rosa, rossi o anche gialli, ed alcune varieta' a fiori doppi. Per favorire la durata della fioritura e la seconda fioritura e' bene asportare i fiori appassiti.

    Coltivazione e cura dell'achillea: consigli utili per il giardiniere
    Ecco alcuni consigli utili per la coltivazione e la cura dell'achillea, una pianta perenne apprezzata per i suoi fiori vistosi e la resistenza alle condizioni climatiche avverse:

    Esposizione: in genere le achillee prediligono le posizioni soleggiate, sviluppandosi senza problemi anche nei luoghi semiombreggiati, purche' ricevano almeno 4-5 ore di sole diretto ogni giorno. Non temono il freddo.

    Terreno: il terreno di coltivazione deve essere ben drenato, anche sassoso o sabbioso, in modo che l'acqua scorra facilmente e non ristagni danneggiando le radici.
    Evita i terreni eccessivamente ricchi di sostanze nutritive, in quanto potrebbero favorire la crescita eccessiva delle foglie a discapito dei fiori.

    Irrigazione: si accontentano delle piogge e possono sopportare senza problemi periodi anche prolungati di siccita'; e' consigliabile comunque annaffiare le giovani piante da poco poste a dimora, soprattutto durante i periodi molto caldi e siccitosi. In primavera spargere ai piedi dei cespugli del concime granulare a lenta cessione per piante fiorite.

    Concimazione: L'achillea non richiede concimazioni pesanti. Un leggero fertilizzante a rilascio lento applicato in primavera può essere sufficiente per favorire la crescita e la fioritura.

    Potatura: Dopo la fioritura, puoi potare gli steli fioriti per incoraggiare una seconda fioritura e mantenere la pianta ordinata. In autunno, pota la pianta a livello del suolo per incoraggiare una nuova crescita nella stagione successiva.



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    Aglio


    Aglio


    Aglio - Originario dell'Asia centrale, l'aglio e' una delle piante coltivate di origine piu' antica. Appartiene alla famiglia delle lilacee e il suo frutto e' costituito da tanti spicchi riuniti in un unico bulbo.

    Il forte odore penetrante e persistente ne costituisce la caratteristica piu' nota che lo rende inviso a molti. In sintesi, questa pianta amica dell'uomo, grazie ai suoi principi attivi (allicina e suoi derivati), svolge attivita' antibatterica, antisettica, mucolitica, ipotensiva oltre ad essere un efficace regolatore del sistema cardiovascolare.

    Come coltivare l'aglio: istruzioni e consigli pratici
    Coltivare l'aglio è un'attività semplice e gratificante che può essere facilmente realizzata in giardino o in vaso sul balcone. Ecco una guida passo-passo per coltivare l'aglio con successo:

    L'aglio predilige i climi temperati e temperati freschi. Pianta l'aglio in autunno o in primavera, a seconda del clima della tua zona. In genere, la semina in autunno produce bulbi più grandi.

    Esistono diverse varietà di aglio, come l'aglio bianco, rosso e viola. Scegli quelle che meglio si adattano al tuo clima e alle tue preferenze personali.

    L'aglio preferisce terreni ben drenati, ricchi di sostanze organiche e con un pH compreso tra 6 e 7. Prima di piantare, rimuovi le erbacce e ammenda il terreno con compost o letame maturo.

    Pianta i bulbi con la punta verso l'alto, a una profondità di circa 2,5 cm e a una distanza di 10-15 cm l'uno dall'altro. Copri i bulbi con terra e compatta leggermente il terreno.

    L'aglio richiede un'irrigazione regolare, ma non eccessiva. Assicurati che il terreno sia umido, ma non zuppo. Evita di bagnare le foglie durante l'irrigazione.

    Le erbacce possono competere con l'aglio per i nutrienti e l'acqua. Tieni pulito il terreno e rimuovi le erbacce regolarmente.

    L'aglio beneficia di una fertilizzazione leggera in primavera, utilizzando un fertilizzante equilibrato a lento rilascio.

    L'aglio è suscettibile alle malattie fungine, come la muffa bianca e la ruggine. Per prevenire le malattie, evita di irrigare le foglie e mantieni il terreno asciutto. Se noti segni di malattia, rimuovi immediatamente le piante infette.

    L'aglio è pronto per essere raccolto quando le foglie iniziano a ingiallire e seccare. Solleva delicatamente i bulbi dal terreno e lasciali asciugare all'aria per alcuni giorni prima di riporli in un luogo fresco e asciutto.



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    Agrimonia


    Agrimonia


    Agrimonia - La flora italiana comprende 25 generi di Rosaceae, con circa 240 specie. Agrimonia e' presente con 2 specie, una molto rara (Agrimonia procera Walir.) e l'altra, al contrario, piuttosto comune: Agrimonia eupatoria L.: entrambe condividono le medesime proprieta' medicinali
    L'agrimonia, nota anche come Agrimonia eupatoria, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Rosaceae. è originaria dell'Europa e dell'Asia e cresce in modo spontaneo in molte parti del mondo.

    Descrizione botanica della pianta di agrimonia
    Ecco una breve Descrizione botanica della pianta di Agrimonia:

    L'agrimonia può raggiungere un'altezza compresa tra 30 e 100 centimetri, a seconda della varietà e delle condizioni di crescita.

    Le sue foglie sono alterne, pennate e divise in segmenti ovali o lanceolati. Sono di colore verde scuro e possono avere margini dentellati.

    I fiori sono piccoli e gialli, riuniti in spighe terminali. Fioriscono in estate e hanno un profumo dolce e piacevole.

    Dopo la fioritura, l'agrimonia produce frutti acheni marroni, che si attaccano ai capolini dei fiori.

    La pianta ha radici fibrose e ramificate.

    L'agrimonia cresce in terreni aperti, prati, margini di boschi e luoghi incolti. è una pianta rustica e resistente che si adatta a diversi tipi di terreno.



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    Alloro


    Alloro


    Alloro - Pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lauracee. il suo nome scientifico e' Laurus nobilis.
    Oggigiorno l'alloro viene ampiamente coltivato a scopo ornamentale e per le sue foglie aromatiche, utilizzate in cucina per insaporire le pietanze.

    Alloro: descrizione botanica della pianta
    L'alloro, noto scientificamente come Laurus nobilis, è un albero sempreverde della famiglia delle Lauraceae. Ecco una descrizione botanica della pianta:

    Le foglie di alloro sono di forma lanceolata, coriacee e lucide, di colore verde scuro. Sono disposte in modo opposto sul ramo e emettono un aroma caratteristico quando schiacciate. Le foglie sono ampiamente utilizzate come erbe aromatiche in cucina e in erboristeria.

    I fiori dell'alloro sono piccoli, di colore giallo-verde e si sviluppano in grappoli terminali.

    I frutti dell'alloro sono delle piccole bacche di colore nero, che maturano dopo la fioritura.

    L'alloro può raggiungere un'altezza compresa tra i 5 e i 10 metri, ma può essere mantenuto più basso tramite potatura.

    La corteccia dell'alloro è di colore grigio-marrone, liscia e presenta delle screpolature verticali.

    L'alloro è una pianta resistente e può essere coltivata in climi temperati e subtropicali. è apprezzato per le sue foglie aromatiche e per il suo aspetto decorativo. Inoltre, è una pianta importante nella mitologia e nella storia, essendo stata utilizzata sin dai tempi antichi per corone, ghirlande e come simbolo di vittoria e gloria.

    Coltivazione e cura dell'alloro: consigli pratici per ottenere una pianta rigogliosa
    Ecco alcuni consigli pratici per la coltivazione e la cura dell'alloro:

    L'alloro preferisce una posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata. Assicurati che la pianta riceva almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno.

    L'alloro cresce meglio in terreni ben drenati e ricchi di sostanza organica. Assicurati che il terreno abbia un buon drenaggio per evitare ristagni d'acqua che potrebbero danneggiare le radici.

    L'alloro è resistente alla siccità, ma ha bisogno di acqua regolare durante i periodi di crescita attiva. Innaffia la pianta quando il terreno inizia a seccarsi in superficie, ma evita di lasciare il terreno costantemente bagnato.

    Durante la stagione di crescita, puoi concimare l'alloro con un concime equilibrato una volta al mese. Assicurati di seguire le istruzioni sulla confezione per evitare sovraconcimazione.

    L'alloro risponde bene alla potatura e può essere modellato in forme decorative. Potare la pianta per mantenere la forma desiderata e per rimuovere eventuali rami secchi o danneggiati.

    In zone con inverni freddi, proteggi le piante giovani o sensibili dal gelo con del materiale protettivo come teli o paglia.

    L'alloro può essere moltiplicato per talea. Preleva talee semi-legnose dalla pianta madre e piantale in un substrato leggero e ben drenato. Mantieni il substrato umido e proteggi le talee dalla luce solare diretta finché non si radicano.

    L'alloro è generalmente resistente alle malattie e ai parassiti, ma può essere soggetto ad attacchi di afidi o cocciniglie. Ispeziona regolarmente la pianta per individuare eventuali segni di infestazione e trattali tempestivamente.



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    Amamelide


    Amamelide


    L'Amamelide - e' un piccolo albero delle coste orientali dell'America del nord, appartenente alla famiglia delle Hamamelidacee. La tintura madre e' prepara dalle foglie e dalla corteccia, raccolte in estate.

    L'amamelide e' ricca di tannini e flavonoidi. I primi assicurano un'attivita' vasocostrittrice , mentre i secondi manifestano un'azione vitaminica P con aumento della resistenza della parete dei vasi capillari.

    Classificazione botanica dell'amamelide
    L'amamelide, o Hamamelis, è una pianta appartenente alla famiglia delle Hamamelidaceae e al genere Hamamelis. Ci sono cinque specie di amamelide, tra cui Hamamelis virginiana, Hamamelis vernalis, Hamamelis mollis, Hamamelis japonica e Hamamelis ovalis.
    Queste piante sono caratterizzate dai loro fiori a forma di nastro e dai loro frutti a capsula legnosa. Sono originarie dell'America settentrionale e dell'Asia orientale.



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    Aneto


    Aneto


    Aneto - Pianta erbacea, annuale o biennale, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. Coltivata come essenza aromatica in virtu' delle foglie, utilizzate per insaporire sottaceti e condimenti.
    Classificazione scientifica: L'aneto appartiene alla famiglia delle Ombrellifere e il suo nome scientifico e' Anethum o Peucedanum graveolens.

    Introduzione all'aneto: caratteristiche e origine della pianta
    L'aneto, scientificamente conosciuto come Anethum graveolens, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae. è nativa del Mediterraneo e dell'Asia occidentale ed è ampiamente coltivata per il suo utilizzo in cucina e in erboristeria.

    L'aneto è una pianta annuale che cresce fino a un'altezza di circa 1 metro. Ha foglie sottili e filiformi e produce fiori gialli riuniti in ombrelle. I semi di aneto sono piccoli e di forma ovale, e hanno un aroma e un sapore distintivi che ricordano il finocchio e il cumino.

    In cucina, l'aneto è utilizzato principalmente come erba aromatica per insaporire piatti di pesce, insalate, salse e sottaceti. I semi di aneto vengono utilizzati per aromatizzare pane, formaggi e liquori.

    Dal punto di vista dell'erboristeria, l'aneto è conosciuto per le sue proprietà digestive, carminative e diuretiche. Viene utilizzato per alleviare disturbi gastrointestinali, come flatulenza, indigestione e nausea, e per favorire la diuresi.

    Inoltre, l'aneto è ricco di vitamine e minerali, tra cui vitamina C, calcio, ferro e magnesio, che lo rendono un'aggiunta nutriente alla dieta.

    In sintesi, l'aneto è una pianta versatile e dalle molteplici proprietà, che trova impiego sia in cucina che in campo medicinale. La sua origine mediterranea e la sua diffusione in molte culture lo rendono uno degli ingredienti più apprezzati e utilizzati in tutto il mondo.



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    Angelica


    Angelica


    Angelica - Pianta della famiglia delle Ombrellifere, puo' raggiungere i 2 m d'altezza, con fusto cavo, foglie composte, di colore verde vivo, e fiori, bianchi o rosati, riuniti in ombrelle.

    Dai frutti si ricava per distillazione un olio essenziale, utilizzato nella preparazione di alcuni liquori alpestri; dalle foglie essiccate si ottiene una qualita' di te'; le radici, che possono essere cotte e consumate come ortaggi.

    Caratteristiche e descrizione della pianta di angelica
    La pianta di angelica (Angelica archangelica) è una pianta erbacea perenne che può raggiungere i 2-3 metri di altezza e ha un aspetto robusto e ramificato.

    Le foglie della pianta di angelica sono grandi e pennate, con segmenti lanceolari profondamente incisi che si presentano come piccole lacinie. Le foglie sono verdi chiare e lucide sulla superficie superiore e bianche o tomentose sulla superficie inferiore.

    I fiori sono piccoli e bianchi, riuniti in ombrelle composte da 10-20 fiori. I fiori hanno cinque petali e cinque sepali, e sono protetti da un involucro di brattee spinose. La flowering season è estate.

    La pianta di angelica ha un rizoma grosso e carnoso, che può essere utilizzato come spezia o medicinale. Il rizoma è ricoperto da una cuticola spessa e fibrosa, e contiene una sostanza oleosa essenziale che le conferisce il suo caratteristico aroma.

    La pianta è anche nota per le sue proprietà medicinali. è stata utilizzata per secoli come stimolante, antiinflammatorio, antispasmodico, carminativo e antibatterico. Inoltre, il succo della pianta è stato utilizzato come vermifugo e antisettico.

    Inoltre, la pianta di angelica è anche coltivata come pianta ornamentale, grazie alla sua alta statura e alla sua bellezza decorativa. è possibile trovare diverse varietà di Angelica archangelica in commercio, tra cui cultivar con foglie o fiori colorati.



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    Anice


    Anice


    Anice o pimpinella - Denominazione comune di una specie di piante annuali della famiglia delle Ombrellifere (vedi Prezzemolo). Originaria dell'Egitto, l'anice viene coltivata in tutta la regione mediterranea.

    Il frutto ha un aroma piacevole e un sapore dolce, dovuti alla presenza di un olio essenziale, chiamato anetolo, impiegato in profumeria e nella produzione di aromatizzanti. I frutti vengono utilizzati in cucina e in pasticceria, nella preparazione del liquore noto come anisetta e in farmacia, come calmante, espettorante e per facilitare la digestione.

    L'anice stellato, un tempo noto con il nome di "badiana della Cina", e' una specie sempreverde, arborea o arbustiva originaria della Cina; deve il suo nome alla forma dei frutti, formati da otto carpelli raggiati come le braccia di una stella, ciascuno contenente un solo seme. Questa specie viene spesso associata all'anice perche' contiene anch'essa anetolo e viene, quindi, utilizzata per gli stessi scopi.



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    Arnica


    Arnica


    Arnica - Genere di piante erbacee velenose, appartenenti alla famiglia delle Composite . L'unica specie spontanea in Italia è l'Arnica montana: si tratta di una pianta perenne che cresce bene su suoli acidi e torbosi. Ha un fusto lungo circa 60 cm, che si diparte da una rosetta basale formata da grandi foglie, e porta capolini fiorali giallo-dorati. Le foglie in passato venivano essiccate e fumate in sostituzione del tabacco.

    Introduzione alla pianta di arnica, caratteristiche botaniche
    L'arnica, conosciuta scientificamente come Arnica montana, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae. E' una pianta perenne che cresce in altezza fino a 60 cm e che fiorisce in estate con fiori gialli. L'arnica è originaria delle regioni montuose dell'Europa centrale e occidentale, ma è stata introdotta in altre parti del mondo come l'America del Nord.

    La pianta di arnica ha un fusto eretto e peloso, foglie opposte e dentellate, e fiori gialli a forma di margherita. La radice è fibrosa e poco profonda, mentre il frutto è un achenio con un pappo bianco. La pianta contiene principi attivi come l'arnicina, l'arnidiolo, i flavonoidi e gli acidi fenolici.

    Le caratteristiche botaniche dell'arnica includono:

    Dimensioni: L'arnica può raggiungere un'altezza compresa tra i 20 e i 60 centimetri. Ha un portamento eretto e foglie opposte lunghe e lanceolate.

    Radici: La pianta di arnica ha un sistema radicale fibroso e robusto. Le radici sono sottili ma resistenti.

    Foglie: Le foglie dell'arnica sono di forma ovale o lanceolata e sono disposte in modo opposto lungo il fusto della pianta. Sono di colore verde scuro e possono avere margini leggermente seghettati.

    Fiori: L'arnica produce fiori gialli brillanti a forma di margherita. I fiori sono solitamente singoli e possono raggiungere un diametro di 5-8 centimetri. Possono essere presenti numerosi fiori su un'unica pianta.

    Frutti: Dopo la fioritura, l'arnica produce piccoli frutti secchi contenenti semi. Questi frutti sono chiamati acheni e hanno una forma allungata con una peluria leggera.

    Profumo: Gli oli essenziali contenuti nell'arnica conferiscono alla pianta un leggero profumo aromatico.

    L'arnica è una pianta molto apprezzata per le sue proprietà terapeutiche ed è utilizzata da secoli nella medicina tradizionale. Tuttavia, è importante notare che l'arnica contiene anche composti tossici e deve essere utilizzata con cautela e sotto la guida di un professionista medico.

    Habitat e distribuzione geografica dell'arnica
    L'arnica cresce nelle zone montuose dell'Europa centrale e occidentale, come le Alpi, i Carpazi e i Pirenei. E' anche presente in alcune parti dell'America del Nord. La pianta cresce in terreni umidi e ricchi di nutrienti, come prati, pascoli e boschi.

    L'arnica (Arnica montana) è nativa delle regioni montane dell'Europa centrale e settentrionale. La sua distribuzione geografica si estende dalla penisola iberica e le Alpi fino alla Scandinavia e alla Siberia occidentale. La pianta predilige ambienti di alta montagna, come prati alpini, pendii rocciosi e pascoli montani.

    Questa pianta può adattarsi a diverse condizioni climatiche, ma si sviluppa meglio in zone con estati fresche e inverni freddi. E' in grado di resistere a temperature molto basse e può sopravvivere anche in terreni poveri e ben drenati.

    L'arnica è stata introdotta in alcune parti del Nord America e viene coltivata anche in altre regioni del mondo per scopi medicinali. Tuttavia, la sua presenza in natura è principalmente limitata alle zone montane dell'emisfero settentrionale.

    Proprietà terapeutiche dell'arnica e uso nella medicina tradizionale e omeopatica
    L'arnica è nota per le sue proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antiedemigene. Viene utilizzata per alleviare il dolore e l'infiammazione causati da lesioni muscolari e articolari, contusioni, distorsioni e strappi muscolari. L'arnica è anche utilizzata per migliorare la circolazione sanguigna e per ridurre il gonfiore.

    L'arnica viene utilizzata nella medicina tradizionale europea per secoli. Viene utilizzata come infuso, decotto o tisana per alleviare il dolore e l'infiammazione. Nella medicina omeopatica, l'arnica viene utilizzata in diluizioni molto basse per trattare lesioni e dolori muscolari.

    L'arnica (Arnica montana) è conosciuta per le sue proprietà terapeutiche e viene utilizzata sia nella medicina tradizionale che in quella omeopatica. Ecco alcune delle sue principali proprietà terapeutiche:

    - Azione antinfiammatoria:
    L'arnica contiene composti attivi, come gli oli essenziali e i flavonoidi, che hanno dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie. Questa proprietà è utile nel trattamento di lesioni traumatiche, contusioni e infiammazioni muscolari e articolari.

    - Effetto analgesico:
    L'arnica è nota per il suo effetto analgesico, che può aiutare a ridurre il dolore associato a traumi, distorsioni, contusioni e dolori muscolari.

    - Azione antimicrobica:
    Alcuni studi hanno evidenziato l'attività antimicrobica dell'arnica. Ciò significa che può essere efficace nel contrastare la crescita batterica e fungina, anche se ulteriori ricerche sono necessarie per confermarne l'efficacia e l'applicazione pratica.

    - Favorisce la guarigione dei tessuti:
    L'arnica può stimolare la circolazione sanguigna nella zona interessata, facilitando così il processo di guarigione dei tessuti danneggiati.

    Nella medicina tradizionale, l'arnica viene spesso utilizzata in forma di unguento, gel o olio per uso topico. Viene applicata direttamente sulla pelle per alleviare il dolore, ridurre l'infiammazione e accelerare la guarigione di traumi e contusioni. E' particolarmente popolare nel trattamento di lividi, ematomi, distorsioni e affaticamento muscolare.

    Nella medicina omeopatica, l'arnica viene diluita in dosi molto piccole e utilizzata per trattare lesioni traumatiche, dolori muscolari e articolari, e per aiutare a ridurre i sintomi associati a interventi chirurgici o traumi. Tuttavia, è importante consultare un professionista omeopatico per una prescrizione e una corretta somministrazione dell'arnica in forma omeopatica.

    E' fondamentale sottolineare che l'uso dell'arnica, sia nella medicina tradizionale che in quella omeopatica, dovrebbe essere fatto sotto la supervisione di un professionista sanitario qualificato.

    Coltivazione e raccolta dell'arnica
    L'arnica può essere coltivata in giardini o in vasi, ma richiede condizioni specifiche per crescere bene. La pianta preferisce un terreno umido e ricco di nutrienti, ma deve essere ben drenato. La raccolta dell'arnica avviene in estate, quando i fiori sono completamente aperti. I fiori vengono essiccati e conservati per l'uso successivo.

    L'arnica (Arnica montana) può essere coltivata, ma richiede condizioni specifiche per crescere con successo. Ecco alcuni punti da considerare per la coltivazione dell'arnica:

    1. Clima: L'arnica preferisce climi freschi e temperati. E' resistente al freddo e può sopravvivere anche in climi montani. Tuttavia, non tollera bene il caldo estremo.

    2. Esposizione solare: L'arnica ha bisogno di una buona esposizione solare per crescere correttamente. Assicurati che la pianta riceva almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno.

    3. Terreno: L'arnica richiede un terreno ben drenato. Predilige suoli sabbiosi o ghiaiosi con buona capacità di drenaggio. Evita terreni argillosi o troppo umidi, poiché potrebbero causare il marciume delle radici.

    4. Annaffiature: L'arnica non è una pianta che richiede molte annaffiature. Tuttavia, assicurati che il terreno non si asciughi completamente tra un'annaffiatura e l'altra. Mantieni il terreno umido, ma non bagnato in modo eccessivo.

    5. Moltiplicazione: L'arnica può essere propagata tramite semi o divisione delle radici. La divisione delle radici è il metodo più comune e viene solitamente effettuata in autunno o primavera.

    Per quanto riguarda la raccolta dell'arnica, è importante prendere alcune precauzioni:

    1. Raccolta dei fiori:
    I fiori di arnica sono la parte più utilizzata per le proprietà terapeutiche. La raccolta dei fiori avviene di solito durante il periodo di fioritura, quando sono completamente aperti. Taglia i fiori con un paio di forbici pulite, lasciando circa 1-2 cm di stelo.

    2. Essiccazione:
    Dopo la raccolta, i fiori di arnica devono essere essiccati correttamente per preservare le proprietà terapeutiche. Puoi appendere i fiori a testa in giù in un luogo fresco, asciutto e ben ventilato. Assicurati che i fiori siano completamente asciutti prima di conservarli.

    E' importante notare che l'arnica è una pianta protetta in alcune regioni e potrebbe essere vietata la raccolta selvatica. Assicurati di verificare le leggi locali prima di raccogliere l'arnica nella natura. In alternativa, puoi coltivare l'arnica nel tuo giardino o acquistarla da fornitori affidabili.



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    Artemisia


    Artemisia


    Artemisia o Assenzio o Dragoncello - Denominazione comune di una specie erbacea o arbustiva, perenne. Originaria dell'Europa, in passato veniva coltivata nei giardini dell'America nordorientale, dove attualmente cresce selvatica lungo i bordi delle strade.

    Ha stelo eretto, lungo e sottile, di lunghezza variabile fra i 60 e i 120 cm, e i fiori sono raccolti in capolini. Le foglie e i fiori contengono una sostanza tossica, aromatica e amarognola, utilizzata sin dall'antichita' per distillare il liquore di assenzio.

    Caratteristiche dell'artemisia: scopri tutto sulla pianta
    L'artemisia è un genere di piante angiosperme dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae). Comprende circa 400 specie, distribuite in tutto il mondo, ma con particolare diffusione nelle regioni temperate.

    In Italia sono presenti circa 30 specie di artemisia, tra cui le più comuni sono:
    Artemisia vulgaris, l'artemisia comune, una pianta perenne che cresce spontanea in tutta Italia;
    Artemisia absinthium, l'assenzio, una pianta perenne che cresce spontanea nelle regioni mediterranee;
    Artemisia annua, l'artemisia annuale, una pianta annuale originaria dell'Asia orientale, utilizzata nella medicina tradizionale cinese per le sue proprietà antimalariche.

    L'artemisia è una pianta caratterizzata da un forte aroma amaro, dovuto alla presenza di sostanze come l'absintina, l'artemisinina e l'artemisiacina. Queste sostanze conferiscono alla pianta proprietà medicinali, che sono state utilizzate fin dall'antichità.

    Le principali proprietà dell'artemisia sono:
    Digestive: l'artemisia aiuta a stimolare la digestione, favorendo la produzione di succhi gastrici e biliari;
    Diuretica: l'artemisia favorisce la diuresi, aiutando ad eliminare le tossine dall'organismo;
    Antispasmodica: l'artemisia ha proprietà antispasmodiche, che la rendono utile per il trattamento dei dolori mestruali, delle coliche intestinali e della tosse;
    Febbifuga: l'artemisia ha proprietà febbrifughe, che la rendono utile per abbassare la febbre;
    Antielmintica: l'artemisia ha proprietà antielmintiche, che la rendono utile per combattere i parassiti intestinali;
    Sedativa: l'artemisia ha proprietà sedative, che la rendono utile per il trattamento dell'insonnia e dell'ansia.

    L'artemisia può essere utilizzata in diversi modi, sia per uso interno che per uso esterno.
    Per uso interno, l'artemisia può essere assunta sotto forma di tisana, estratto o tintura madre.
    La tisana di artemisia è la preparazione più semplice e può essere preparata facendo bollire in acqua per 10 minuti 1-2 cucchiaini di foglie essiccate. L'estratto di artemisia è una preparazione più concentrata, che può essere assunta in gocce o in compresse. La tintura madre di artemisia è una preparazione alcolica, che può essere assunta in gocce o diluita in acqua.


    Per uso esterno, l'artemisia può essere utilizzata sotto forma di infuso, decotto o olio essenziale. L'infuso di artemisia può essere utilizzato per lavaggi e impacchi, mentre il decotto di artemisia può essere utilizzato per pediluvi e bagni. L'olio essenziale di artemisia può essere utilizzato per massaggi e applicazioni topiche.

    L'artemisia è una pianta sicura per la maggior parte delle persone, ma è importante consultare un medico prima di assumerla, soprattutto in caso di gravidanza, allattamento o di patologie croniche.

    Ecco alcuni consigli per utilizzare l'artemisia in modo sicuro:
    - Non superare la dose giornaliera consigliata;
    - Non assumere l'artemisia per periodi di tempo prolungati;
    - Evitare l'assunzione di artemisia se si è in gravidanza o in allattamento;
    - Consultare un medico prima di assumere l'artemisia se si soffre di patologie croniche.



    ... vedi scheda completa su artemisia






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